lunedì 2 aprile 2007

Una domenica cattolica



Quella appena trascorsa mi è sembrata davvero una domenica cattolica con i fiocchi.
Una di quelle domeniche in cui ti riconcili con il fatto di essere cattolica e ritrovi
forse anche un senso nell'etimologia della parola. Etimologia bellissima, che come sapete vuol dire 'universale'. L'esatto contrario di quello che a volte la Chiesa rischia di essere assumendo certe posizioni dogmatiche che per forza di cose fanno sentire esclusi e lontani anche molti dei cattolici che si dichiarano tali.



Com'è, dunque, una domenica cattolica?
Primo. Aperta all'imprevisto.
Vai alla messa delle Palme e ti fanno fare la parte del cronista nella lettura della Passione. Una giornalista che fa la cronista passionale è quanto di meglio possa capitare come segno dei tempi.



Finita la messa, si va a mendicare un pranzo in un posto di brava gente cattolica.
Fare sorprese ed elemosinare un pasto la domenica inizia a riuscirmi sempre meglio. Può essere sia un segno profetico per il futuro, qualora, a forza di predicare la vita precaria, mi dovessi ritrovare in una condizione seriamente precaria. Quindi al secondo punto si mette il pranzo gratis (non dite 'scroccato', anche se il concetto è quello).



Terzo. Discussione a tavola su Rosy Bindi, i Dico e compagnia bella. Io parto con una difesa ad oltranza di Rosy, pensando di sfondare porte aperte, e mi ritrovo circondata dai difensori del 'magistero', parola che mi evoca sempre cose oscure come Inquisizione e strigliate. Il magistero dice una cosa, quindi se sei cattolica ti devi uniformare. Altrimenti, vai a fare la protestante. 'Sta storia che forse sono protestante e non cattolica già l'avevo sentita ma non mi pare per nulla rilevante. Non sono le etichette degli uomini che ci definiscono. Quello che conta è la sostanza. Un bel sorriso, una pacca sulla spalla, e amici come prima.



Quarto. Passeggiata a villa Doria Pamphili con polmoni spiegati come vele al vento. Si parte in due (una pro-Rosy l’altra no, ma ormai ci siamo riappacificate), e si raccatta per la strada un’altra anima persa della domenica: scapolo d'oro, esimio rappresentante del maschio zitello sull'orlo dei 40 ancora in coabitazione familiare e pertanto duramente provato. In tre si raggiunge la villa, e in itinere scatta anche un rosary-time, mezzo inglese mezzo italiano perché una deve partire tra un po’ per l’America. Quando sento la parola ‘rosario’, mi viene sempre da dire nooooo, per piacereeeee, nooooooo. Poi, quando inizio a dirlo, il rosario, mi pare davvero una specie di mantra cosmico e positivo, che chissà, forse in modo misterioso, potrebbe anche assomigliare a quello che predicava un gruppo di Hare Krisna sabato sera passando da Largo Argentina a suon di bonghi e lunghe vesti. Parentesi: pensavo che gli Hare Krisna fossero scomparsi con Hair e gli anni Settanta, e invece no. La vita è bella perché è varia.



Quinto. Dio com’è bella la natura la domenica, il verde e gli uccellini, il sole e i canarini, i prati e i cagnolini. Tocco il cielo con un dito.
Ho detto ‘dito’, non ‘dico’, uffa, qua toccherà presto fondare una nuova comunità di Bene-dicenti...

6 commenti:

dolly2 ha detto...

eheh, bellissimo post... :)

zop ha detto...

io per festeggaire mi son regalato: Piergiorgio Odifreddi "Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)" Longanesi 2007.
e lo consiglio!
:)

Dichtung ha detto...

Etimologia bella, ma pretenziosa e onnivora: nell'universo mondo ci sono anche quelli che non rientrano nella categoria. Poi ripenso, con un gioco di parole, alla tua buona fede e a quella di mia nonna, "veneto speaking", che usa "cristiàn" come sinonimo di uomo, mi rimangio il commento e mi taccio.

lucicosmo ha detto...

Grazie per la buona fede, che in effetti va avanti da sola, in buona fede. PS: torni a Trst a Pasqua?

Dichtung ha detto...

P.S. per Pasqua sono io ad avere visite, ci andrò in occasione di qualche altro bel ponte di primavera.

Giulia_Blasi ha detto...

Ho spesso la sensazione che quelli che si aggrappano mani e piedi al "magistero" sono quelli la cui fede è meno salda e profonda, e hanno bisogno di qualcuno che gli dica come e cosa credere. Non sto con la Bindi (ha detto delle cose terribili, di recente e in passato, sulle persone che in teoria si propone di difendere) però almeno la legge l'ha scritta e la porta avanti.

Ho dei problemi, da sempre, con chi è incapace di riconoscere i bisogni umani, e vede il male anche dove male non c'è, solo perché è incapace di immedesimarsi.