mercoledì 26 settembre 2007

Mostri marini

Decidi di andare in piscina esattamente alla stessa ora in cui un nugolo,
macchè dico nugolo,
uno sciame,
un ciclone,
un uragano,
uno tsunami di bambini fanno il loro primo corso di nuoto.
Ti autorallegri per l'ottima idea, incalzi cuffia, costume e occhialini, e ti getti tra le onde.

S'ciaaf-s'ciaf-s'ciaf (è il rumore delle bracciate ma anche delle sberle con le quali vorresti salutare i piccoli mostri marini festanti urlanti e frementi).
Una corsia di rana, una di stile libero, e via, visto che ci siamo, anche un'altra di dorso, che presenta sempre l'annoso problema del chissà contro cosa vado a sbattere, chissà quando arriva il muretto di cinta della piscina, e porca miseria questo cloro che mi entra nel naso è davvero fastidioso.

Ricordi d'infanzia si impadroniscono della sirena (che sarei io) profondamente scossa dal rimbombo sonoro dei mostri marini nel padiglione natatorio: alle gare mi spaventavo per lo sparo di pistola del via!, e dopo due bracciate riemergevo con numerosi punti interrogativi stampati in fronte per la gioia e le invettive turche dell'istruttore, anzi dell'istruttrice tedesca asburgica triestinissima e cattivissima. Ricordo ancora il suo nome: la Bibi, nome canino più che umano, e una ragione c'era, a voglia se c'era. Quale alano grintoso, essa ci accompagnava nelle prime bracciate incitandoci con sadismo alla competizione. Il mio era un caso disperato in quanto, per il fastidio di sentire l'ansimo del nuotatore dietro di me, mi fermavo e lo facevo passare avanti. Come dire: il sangue della vittoria che scorre nelle vene.

Esco stremata dallo sforzo muscolare dopo soli 30 minuti di andirivieni, anelando ad una doccia purificatrice al costo di 20 cents. più tassativo divieto di togliersi il costume. Ma come: mi martelli le orecchie senza pudore per mezz'ora, stretta nella morsa dei piccoli mostri marini affioranti, e poi mi impedisci di togliermi spudoratamente il costume sotto la doccia per sole ragazze ed eventualmente bambine sopravvissute al naufragio?
E' sempre e ovunque un problema di giustizia, e mentre nomino questa parola gli occhi fuori dalle orbite e roteanti del ministro Mastella mi si palesano nella mente, convincendomi a tenere per me questa vibrante protesta.
   

5 commenti:

utente anonimo ha detto...

cara la carpalucia,
innanzi tutto buongiorno e quindi una domanda: ma perché non frequenti piscine per adulti?
tengo sempre a tua disposizione la collana per la danza del ventre.
devo dire che i fine settimana senza la tua voce sono monotoni.
beppe

utente anonimo ha detto...

Carissimo Beppe,
bello ritrovare i carpascoltatori sul blog!
La piscina è tragicamente per adulti, ma devo aver scelto l'orario sbagliato.
Quanto alla collana ventrica, cercherò di organizzare quanto prima un carpa-tour. Tu sei sempre nell'esilio di Antibes?

utente anonimo ha detto...

ebbene no!
grazie ad una amnistia benignamente concessa da monsieur le president ho potuto fare ritorno a torino.
in verità la causa scatenante è stata mia figlia alessandra che, il 21 settembre, mi ha promosso nonno di viola!

lucicosmo ha detto...

Compliments!
In area torinese si concentra la gran parte degli ascoltatori di Carpadiem, quindi il Carpatour inizierà da lì prima o poi.

perditempo ha detto...

Devo dedurre che nell'area torinese si concentra il meglio della carpamateriagrigia?
come puoi vedere mi sono registrato su splinder.
a presto.
beppe