sabato 15 marzo 2008

Testaccio

C'è qualcosa di così vivo in questo quartiere di Roma che uno, qualora si sentisse mezzo morto, dovrebbe semplicemente fare una passeggiata a Testaccio. E intanto precisiamo: non è un quartiere ma un rione, mi corregge una delle signore sciancate del corso di ginnastica posturale che incontro davanti al giornalaio coi giornali appesi come panni stesi all'aria. La signora me la sento vicina: intanto per la condivisione di una stessa sorte corporale, ma anche per un casco di capelli arruffati che le copre quasi interamente il viso. In principio pensavo si condividesse anche la sorte esistenziale zitellica. Invece è venuto fuori che la signora ha famiglia e pure figli, ma si vede che a una certa età comunque la donna è lasciata libera di lasciarsi andare. E se una fosse libera di lasciarsi andare anche prima di sposarsi o a prescindere dallo sposamento (senza per questo essere additata come suora)?

Ma non di questo si discute davanti al giornalaio coi panni stesi a forma di giornale. E' un momento cruciale per la sorte del Paese, così ai crocicchi della via dove s'affaccia l'edicola si sono sistemati i banchetti di Sinistra arcobaleno, Pd, una cosa berlusconiana e Udc. Io vengo avvistata da una signora della Sinistra arcobaleno e parte una discussione senza capo né coda perché un po' ci si accalora un po' si ride un po' ci si annoia un po' si guarda da un'altra parte, e la gemella sciancata alla fine vorrebbe farmi fare il tour del mercato per consigliarmi la migliore bancarella con frutta e verdura a buon prezzo, che di questi tempi appare un articolo più interessante delle discussioni sull'aria fritta anche detta sesso degli angeli.

Si aggiunge al crocchio di comari la mitica bidella di Scuolatraz (la scuola mostruosa dove feci supplenza l'anno scorso): una donna semplice con i capelli dritti sparati in testa non per effetto delle mostruosità dell'istituto professionale dove lavora (ipotesi peraltro assai credibile) ma per bontà intrinseca di un gel di cui vorrei chiederle la marca. La signora, con scollatura da velina, si informa sul mio stato di salute, dice che 'alla fine siamo tutti della stessa parte' (perché gira e volta sto stazionando da mezz'ora nella zona dell'Arcobaleno) e mi conferma che a Scuolatraz tutto è come l'anno scorso se non peggio: quest'anno "se rubbeno e se meneno", tutto rigorosamente con la 'e'.

Se prima eravamo in tre a ballare l'alligalli, adesso siamo in quattro a ballare l'alligalli. Arriva il giovane segretario di sezione (ma quale?), chiamato dalla prima signora Arcobaleno in quanto più vicino d'età alla qui scrivente. Un ragazzo del '77 che in realtà mi appare allo stesso tempo vicino e lontano. Si parla di precariato, di legge Biagi, di assuefazione ad uno stato di cose ormai ritenute normali e della sporcizia che appesta la capitale. Colpa di Rutelli-secondo mandato e Veltroni-secondo mandato. Emmochivotateallora?
Nel frattempo una bancarella extra-moenia del mercato spara a tutto volume stornelli e canzoni romanesche che è un piacere: Tantopeccantààààà, perché me sento un friccico ner coreeeeeee. Dall'entusiasmo sparo anch'io che ci meritiamo solo questi stornelli e Berlusconi. Dietro, una signora "che ha perso la testa" bacchetta quelli dell'Arcobaleno per tutti "i euri che prendono peffà politica", il ragazzo della cosa berlusconiana continua la propaganda da un paio di lenti scurissime e sotto all'edicola un cane grigio si accascia pensoso. Cane, o cane, ma perché è sempre più a te che agli umani che mi sento simile?

Mi allontano da questa vita brulicante di emozioni per recuperare una tela naif inchiodata dal corniciaio, l'uomo ascolta radio2 tutto il giorno, ci facciamo i complimenti vicendevoli per i lavori e mi dirigo verso casa, dove vengo attratta da una vetrina con scarpe zitelliche di prim'ordine. La conferma in una scritta appesa tra i calzini: 'Sole donne...' - 'Donne sole...'.
Ma la volete finire di infierire così pubblicamente sfruttando il piede, che già di per sè, poraccio, è l'estremità più bistrattata di tutte? Militanti di Estrema Sinistra e Destra Pedestre, reagiamo!

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