lunedì 7 luglio 2008

Fuori contesto

E' sempre importante il contesto nella vita. La statua di eroe con un piccione avvinghiato sulla testa perde improvvisamente la bellezza sospesa di una fotografia stampata su un catalogo, anche se realizzata da un uomo amabile con gli occhi da animale preistorico. Il fotografo guarda la statua, la statua ricambia. E' un incrocio di sguardi. Se improvvisamente un piccione si avvinghiasse alla testa del fotografo l'armonia tra i due mondi sarebbe perfetta.

Anche i preti hanno bisogno del contesto giusto. Prendi lo stesso prete a dire la messa e rivedilo davanti ad un quadro delle tentazioni di S.Francesco nascosto nel retro-chiesa. E' un uomo qualunque, s-tonacato, lo sguardo tranquillo, persino simpatico. Offre il caffè da zuccherare con uno speciale cucchiaino biscottato che tu dici no, mi sta prendendo in giro, è il classico scherzo da prete. E invece no, il cucchiaino è vero, è vero anche il biscotto ma tutto continua ad assomigliare ad uno scherzo perché appena intinto nel caffè il cucchiaino si disintegra e il caffè rimane amaro.
Il classico scherzo da prete, appunto.

E l'arte? L'arte ha bisogno di un contesto? Dipende da quale arte. C'è un'arte semplicemente brutta che, ovunque tu la metta, rimane brutta. E' il caso delle 'installazioni' che sono state sistemate in questi giorni nell'area sacra di Largo Torre Argentina, qui a Roma. Accanto ai resti dei quattro templi di età repubblicana si possono oggi scorgere anche quelle che all'occhio esterno appaiono baracche di un villaggio Sioux 'de noantri' o rozze quinte teatrali. Tra le assi di legno chiodate, un chiasso di luci che dovrebbero dimostrare qualche concetto virtuoso legato all'Enel e all'energia. Arte al servizio del potere o magico potere dell'arte che per essere accolta come 'vera arte' deve essere veramente incomprensibile? Qui il contesto non fa che aumentare il disorientamento ma anche il disappunto: da un lato la semplicità dei classici, dall'altro il caos contemporaneo. Non è chiaro quale dei due sia fuori contesto rispetto all'altro. (Mi rendo conto che il finale è un po' criptico ma in fondo anch'io appartengo alla grande categoria del caos contemporaneo; e poi fa davvero molto molto molto caldo)

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