giovedì 1 ottobre 2009

Bastasse grondare Bergonzoni*


Inizia come lui e finisce sempre come lui. In più, ha anche lo stesso numero di lettere e lo stesso accento sull’ultima 'o'. Bergonzoni è sicuramente consapevole di questa quasi omonimia con il presidente del Consiglio, ma rappresentando quanto di più diverso si possa immaginare dall’uomo attualmente a capo del Governo (speriamo ancora per poco), gronda felice disegni e parole davanti al pubblico muto e attonito. L’ultima creazione di questo artista che è ormai riduttivo chiamare attore o comico, è un libro d'arte che sembra fatto a mano e che dalle mani chiede di essere toccato ed apprezzato. Per farlo, è stato predisposto un apposito ‘incubatoio’ dove è immaginabile che ‘Bastasse grondare’ – questo il titolo dell’opera edita da Scheiwiller – possa ancora crescere o esprimere vagiti indipendenti dalla volontà dell’autore.



Io che a Bologna ho messo mano alla creatura -la mano destra per la precisione-, posso dire che pare trattarsi di materia dolce e infantile, poetica e geniale, oscura e sognante, materia refrattaria ai comandi di chi vuole per forza tutto capire e incasellare, quindi in una parola materia autenticamente artistica. Certo, è lecito domandarsi cosa sia l’arte, quando qualcosa si possa definire arte e quando invece si tratti solo del capriccio o dello sfogo di uno squilibrato. Confini chiari per me non esistono quando c’è di mezzo l’essere umano e la sua personale creatività, cioè il bisogno di dare forma a qualcosa che lo precede sempre e che forse lo aspetta al varco premendogli dentro parole, lampi di suoni o di immagini.

Chi è l’artista? Forse proprio quello che ti incanta così, semplicemente. Senza spiegazioni né note a piè di pagina. E’ chi srotola un filo di cui non si intravede l’inizio né la fine e in questo filo alla fine ti trovi arrotolato anche tu. Bergonzoni però non lo puoi solo leggere o guardare. Devi sentirlo con la voce. Per questo credo che non basti grondare. E’ necessario muoversi e andare ad ascoltare con la chiara intenzione di lasciarsi rapire senza opporre resistenza alcuna.

* Mi scuso profondamente con Alessandro Bergonzoni per averlo trasformato in complemento oggetto di un titolo che non ammette complementi. In ogni caso, complimenti.


 

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