sabato 31 ottobre 2009

Storni

E tornano gli storni nel cielo di Roma,
come un eterno ritorno che ad ogni autunno si rinnova.

Tornano gli storni e possiamo trovare una scusa buona per rimanere imbambolati a guardare il tramonto seduti come barboni sui gradini di una chiesa del centro,
l'occhio perso a seguire i guizzi acrobatici di questi uccelli che non conoscono tregua, sembrano quasi impazziti, gioiosi, vitali, immediati come sanno essere soltanto le creature che nessuno mai potrà inchiodare alla terra. Una continua polveriera di scatti e movimenti fulminei al cui confronto i gabbiani sono creature lentissime, tartarughe alate provenienti da un altro pianeta.

Tornano gli storni
e saremo ricoperti di guano,
e sarebbe bello che un po’ ne arrivasse anche sui palazzi del potere,
lordura che sotterra la sozzura,
mentre fuori il cielo si oscura.
 

2 commenti:

Arlon ha detto...

se poi ti ci trovi sotto a piazza Sonnino ti ritrovi anche tu a scattare per evitare inzaccheramenti dall'alto

lucicosmo ha detto...

secondo me bisognerebbe suggerire agli storni alcuni percorsi privilegiati, chessò palazzo Grazioli o palazzo Chigi, dove concentrarsi con ardore specie al passaggio dei politici più corrotti. Guano preventivo, prima che aprano bocca per confondere sempre di più le acque.