venerdì 26 marzo 2010

Grazie dei fior

Dopo di che un mazzo di fiori può salvarti:
lilium anthurium e lillà,
e tutte le ragazze che passavano di là
dicevano che bella la casetta in Canada!

Già, è proprio bella una casa che odora di fiori veri portati da un ciclista, fiori che hanno già respirato aria di Roma lungo la strada e non vedono l'ora di riposare in un bel vaso toscano di quelli che un tempo erano usati per contenere vino o olio in grandi quantità. Il gesto nobilita l'uomo e anche la donna, ma quando è l'uomo a regalare fiori, un odore più intenso si sparge nell'aria, e non è lo stesso del caprifoglio della crema idratante che ti ha venduto l'erborista rassicurante.

Aria di primavera, aria di rinnovo casalingo. Una coinquilina se ne va, un'altra ne dovrebbe arrivare, ma mica è facile trovarla. Futuri coinquilini, dove vi nascondete? Sotto le spoglie dell'insegnante di lettere molto esaurita che quando guarda fuori dalla finestra commenta che questo è un gran bel posto per suicidarsi, o nel giovane messinese dall'occhio corvino che non brilla nell'eloquio ma piano piano si scioglie davanti al tè?

Difficile dirlo. In Rete siamo arrivati al libero scambio di persone sub veste di ricerca-stanza. Una ragazza assicura di essere 'tranquilla, riservata e silenziosa', un'altra dice di 'corrispondere all'identikit tracciato', ed infine un'altra ulula di rabbia perché è più di un mese che cerca una stanza ma nessuno che la accetti con i suoi due cani di piccola taglia: 'Possibile che siate tutti alergici (una 'l') ai cani?' è il titolo del suo post, in cui spiega con tono accorato che "
il fatto che io ho dei cani non significa che sono una persona priva di responsabilità e sporca, anzi io direi il contrario!"

Si presenta infine una giovane iraniana che parla un italiano meravigliosamente smozzicato con inserti di parole inglesi. Mi sembra di incontrare una parente che non vedevo da tempo, ha il sorriso aperto ed è entusiasta dell'aspetto umano dell'incontro, un po' meno delle condizioni della casa, che è oggettivamente vecchia e l'ironico cartello fuori dal bagno ('via del Paradiso') non pare sufficiente a creare le condizioni per affrontare con animo leggero una stanza strettissima dal soffitto scrostato, dove basta un po' di pancia e già non riesci a lavarti i denti davanti al lavandino ma tocca metterti di sbieco.

Grazie dei fior,
lilium anthurium e lillà,
e tutte le ragazze che passavano di qua,
dicevano che bella la casetta in Canada!

2 commenti:

utente anonimo ha detto...

che bella la descrizione della ragazza iraniana, spero per voi due (for both of you) che vi siate messe daccordo.massimo

utente anonimo ha detto...

ainoi, essa alla fine cercava un monolocale! e io sono ancora qui che cerco coinquilini...passa parola, pass words! lucia