venerdì 27 agosto 2010

Boe di salvataggio

Nel clima da naufragio totale che stiamo vivendo in questo tempo, giunge dall'estremo Nord-Est una speranza. Anzi molte speranze, tante quante ne potrebbe accogliere il mare. Sono le teste delle vecchie bagnanti che galleggiano nel golfo triestino con una grazia rara, capace di non increspare le onde né turbare la quiete dei fondali. A guisa di boe di salvataggio, le chiome delle signore triestine emergono immobili dalle acque, forse perché impercettibilmente legate a qualche ancoraggio nascosto negli anfratti marini più profondi.
Le guardo e mi sento rassicurata, perché mi pare che esse rappresentino quell'elemento di stabilità di cui più sentiamo nostalgia, persi e disorientati nello scorrere di vite prive di saldi punti fermi.

Care vecchie boe di salvataggio talora provviste di cuffie vezzose, salvateci voi dalla catastrofe, o almeno dalla perturbazione metereologica annunciata da queste parti. Rimanete lì, ferme, la piega della parrucchiera intatta o i capelli tenuti su da qualche ciapino ("molletta" in triestino). Permettete anzi che qualcuno di noi si aggrappi alle vostre teste sicure, per accertarsi che in effetti siate umane e non di plastica, come potrebbe pensare un marziano vedendovi da lontano.
Insegnateci voi la tecnica per rimanere a galla con la placidità che promana dall'unica parte del corpo che non volete bagnare, segno di quell'ordine e di quella disciplina che colpisce il visitatore in arrivo dal caos anarchico della Capitale. Diteci, infine, com'è possibile che non affoghiate visto che nulla si muove attorno a voi: non un braccio, non una mano, non un piede, o forse il piede sì, ma solo per rimanere intrecciato alla corda che vi trattiene lì per tutta l'estate, nereidi incatenate alla bellezza di un altro mare.

2 commenti:

utente anonimo ha detto...

bello il post.chissa' perche' m' e' venuto in mente il mare di gaza, quello che da poco, mi pare dal 2005, i bimbi palestinesi, e le loro mamme, possono vedere da vicino e tuffarcisi. per la prima volta nella loro vita.goditela Trieste, una citta' comune medievale, chiusa e apertissima al mondo.massimo

utente anonimo ha detto...

Caro Massimo, grazie per il commento, adesso sono a Roma e ho nostalgia di Trieste! Quando mai troveremo l'equilibrio nella vita? Saluti, Lucia