venerdì 3 dicembre 2010


E' severamente vietato l'ingresso

Nella società che non ha più limiti né certezze,
sopravvivono frammenti di regole ferree
affidate a supporti sempre più inconsistenti,
tali da negare quasi ogni validità alle stesse regole.

"E' severamente vietato l'ingresso ai non addetti ai lavori":
siete avvisati, o voi non addetti ai lavori,
ma l'annuncio è riportato su un foglio di carta A4 stampato
e appeso con scotch su porte dove ci sono segni precedenti
di altri scotch, di altri annunci, di altre regole severe
che appaiono ridicole in quel loro formato usa e getta.

Viene anzi voglia di aprire tutte le porte, e dire "salve,
noi qui non siamo addetti a nessun lavoro, anzi siamo
mezzi disoccupati, ma siamo curiosi di vedere cosa succede
al di là del muro." Toc, toc! Qualcuno ci apre?

Più in là campeggia un altro foglio A4, stampato e appiccicato
sul vetro oltre il quale si trova il ragazzo che prende
le prenotazioni di visite mediche e varie vaccinazioni.
Si tratta davvero di un'opera d'arte di ingegno post-moderno:



"Gli invalidi al 100%, le donne in evidente stato di gravidanza
e gli impiegati delle agenzie funebri HANNO LA PRECEDENZA".

E tu sei in fila e ti chiedi: orbene, non sono un invalido,
non sono una donna in evidente stato di gravidanza (e se
si presenta una donna con una micro-pancetta da terzo mese?
Qualcuno farà storie perché la gravidanza non è 'evidente'?),
non sono nemmeno un impiegato delle pompe funebri.

Ma qualcuno mi spiega perché un tizio che si occupa di un morto
dovrebbe avere la precedenza su di me che, a Dio piacendo,
sono ancora viva e sono correttamente in fila come un sacco
di altri viventi tra cui una signora anziana abbastanza disperata
perché gli esami che sta chiedendo di fare, dovrà farli slittare
al prossimo anno avanzato?

Se la signora la prossima volta si presenta già in formato-bara,
riuscirà a prenotare una mammografia in tempi utili
all'eventuale prevenzione di un male che diventerebbe
presto competenza dell'agenzia funebre?

"E' severamente vietato porre domande inutili".
La prossima volta il cartello ce lo portiamo direttamente da casa.

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