Trovare marito sull'autobus
(ovvero un buon motivo per girare sui mezzi pubblici)
Si chiamano Darius, Tadeus, e non mi ricordo più come.
Sono tre ed hanno la faccia rubizza, rubiconda e gioconda,
come può esser gioconda la faccia di chi si è bevuto un bel po' di vino.
Uno si siede accanto a me, nei posti sopraelevati sul fondo,
quelli che quando ti siedi ti ricordi dei bei tempi delle gite scolastiche.
Per sbaglio mi urta il piede e chiede scusa.
Poi inizia ad osservarmi.
E' bello sentirsi osservati sull'autobus nei posti della gita scolastica.
Mi guarda e fa il gesto di mettere una fede al dito.
E poi uno sguardo molto dolce, e complimenti, bellissima,
io dico che han bevuto troppo vino ma Darius insiste:
non torna in Polonia e rimane per sempre qui con me,
mentre Tadeus anche lui vorrebbe sposarmi,
e dovrei decidere tra i due, che sono qui come turisti
non come lavoratori: uno è di Danzica, l'altro di Neustadt,
un pensiero a Papa Wojtyla e arriva la fermata dove devo
scendere. Baciamano, saluti, e la conferma che l'abbonamento
ai mezzi pubblici è un gran bell'investimento.
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