lunedì 19 marzo 2012

O le paste o la vita


Un detto napoletano dice che "ogni giorno a Napoli si sveglia un fesso e un furbo". 
Io vivo a Roma e ogni giorno mi sveglio che son me stessa. 
Probabilmente fessa nella prospettiva partenopea di cui sopra. 

Ieri elicotteri in testa per la maratona, autobus pochi e quei pochi stracolmi.

Entro nel tram n.8 con un vassoio di paste nella mano sinistra e la mano destra
pronta ad attaccarsi al tram, è il caso di dirlo.

O le paste o la vita!

Scusi ma non era la borsa o la vita?
Sì, ma quella è una vecchia storia.

Lei tiene 8 paste e noi siam golosi! Molli il malloppo e noi la 
lasceremo andare. 

Questa è la fiaba. 

Poi c'è la realtà.
Mani in alto, borsa in basso, portafoglio in libera uscita. 

Scendo dal tram n.8 che mi sento più leggera. 
La sostenibilissima leggerezza della borsa vuota. 
Oibò! Mi rubarono forse il portafoglio?
Ei fu. 

Son senza tutto.

Ma non provo alcun lutto.

E al pomeriggio vado per di più a vedere uno spettacolo dei 'Presi per caso':
compagnia di evasione penitenziaria che 

propone in un micro-teatro formato doppia-cella
un'ora d'aria tra battute, pensieri alti e pure alati,

musica d'autore e dati che fan riflettere: 150 euro costa allo Stato ogni detenuto,
"se me davano la metà, era da mò che avevo smesso de rubbà".

Caro ladro della domenica, 

mi spiace che tu abbia trovato nel portafoglio soltanto 15 euro
e un'infinità di carte che ti serviranno a poco.

Lo vuoi un consiglio?

La prossima volta prendi le paste.

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