martedì 23 aprile 2013

Ma cos'è questa crisi? (3)

E' che ci siamo un po' persi
ma non lo vogliamo ammettere,
è la radio che dice che l'uomo no,
non è superiore all'animale,
e l'unica vera differenza sta nella prensilità,
e in fondo anche un coccodrillo o un rinoceronte,
con un pollice funzionante, avrebbe potuto essere
Michelangelo
(e il tassista annuisce).
E' il treno che fa un ritardo di un'ora
e a bordo, per scusarsi almeno un po',
ti offrono bibite e snack e tu li rifiuti
perché sei troppo impegnato ad arrabbiarti.
E' la gentilezza di molti umani sommersa
sotto la montagna del "tanto sono tutti uguali,
tanto guarda che schifo, tanto-tanto-tanto".

Così ieri è stato bello dare voce a Barbara Picotti, calcografa di Nonta di Socchieve,
paese di 20 anime nel cuore della Carnia, e a Fulvio Talamucci, 
pittore-pubblicitario che da Milano è fuggito anche lui tra le valli 
dell'estremo Friuli settentrionale, quasi al confine con l'Austria.
La terza puntata di 'Ma cos'è questa crisi' (Rai regionale del Friuli Venezia Giulia)
ha rivalutato la saggezza del lavoro manuale, artigianale, artistico; quello fatto con le tue mani, per il gusto di partorire bellezza. "Come i fiori - ha detto alla fine la Barbara calcografa - anche noi possiamo sbocciare e abbiamo tutto per poterlo fare".

Fritz, lo jodel della trasmissione, ha ululato di gioia. 



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