lunedì 23 aprile 2007

Anno sabbatico

La mia, carissimi, è solo una modesta proposta.
Guardatela così, come la modesta proposta di J.Swift in un pamphlet satirico del Settecento a cui si è ispirato di recente uno scrittore americano (C.Buckley in 'Boomsday', : il suicidio dei pensionati per risolvere il problema economico delle giovani generazioni).
Tutti per un anno ritorniamo all'età della pietra.
Lo prendiamo come anno sabbatico per ritrovare un senso primordiale dell'esistenza.
Oppure come mega-vacanza studio.
O, se volete, come deportazione di massa a fin di bene,
viaggio nel tempo senza Angela né Augias né televisori,
approccio esperienziale alla storia per imparare a vivere,
vedete voi di dare il nome che meglio vi aggrada alla cosa.
Via cellulari, via computer,
via case chiuse sigillate,
via lavori in ufficio,
via elettricità,
via scarpe,
via soldi,
via tante parole,
via schiavitù spacciate per benessere.
Solo pietre, uomini, donne e caverne.
Dopo questa rigenerazione,
ne sono certa, staremo tutti molto molto molto meglio.
(gli scout vedano di dare una mano ad accendere il fuoco con pietra focaia o altri metodi, ndr)

8 commenti:

Dichtung ha detto...

Ci sto, ma ad una condizione: che prima che parta l'anno mi si dia il tempo o di trascrivere su tavolette un adeguato numero di libri o di impararli a memoria (come in Fahrenheit 451).

lucicosmo ha detto...

Inizia a fare la lista.
(ma secondo me ne hai già letti a sufficienza per resistere un anno senza)

Dichtung ha detto...

Io inizio.
(ma sono come l'aria che respiro: bisogna continuare a respirare indipendentemente dalla quantità di aria già inalata)

ladymorgana78 ha detto...

come idea non è male...

lucicosmo ha detto...

Dichtung me lo consigli un bel libriccino in questa fase davvero penosa della fine dell'anno scolastico? Alta evasione richiesta, ottima scrittura ca va sans dire.

Dichtung ha detto...

Non capisco se serva a far evadere te o gli studenti. Per conciliare le esigenze di evasione di entrambi, direi "Il fuggiasco" di Massimo Carlotto. Nel caso tu l'abbia già letto, ti segnalo due libri a sfondo musicale: "Il soccombente" del mio adorato Bernhard, la cui asciuttezza a tratti cinica forse non si attaglia al meglio alle tue corde, o il meno pretenzioso "Mara" di Wondratschek, il cui io narrante è una vera sorpresa.

Dichtung ha detto...

Dimenticavo: buon 25 aprile, la mia festività italiana preferita, cui domani penserò spesso.

lucicosmo ha detto...

Grazie per gli auguri di Liberazione!
Di evasione ho primariamente bisogno io, loro sono già evasi nel dna. Mi ispira molto Mara (ho sbirciato su Internet). Bernhard mi ricorda troppo le afflizioni triestine. Carlotto devo vedere.