giovedì 12 febbraio 2009

Illegali / Anormali

Il tempo di un black out che blocca la metropolitana e obbliga a percorrere nel buio un tunnel di collegamento tra stazione e stazione, le scarpe di un uomo che premono forte alle spalle, le voci senza volto di chi arriva in direzione contraria.
Io ho paura.
Non c'è niente da fare, mesi e mesi di notizie stupratorie e campagne sulla sicurezza hanno sortito l'unico effetto di far aumentare l'insicurezza. Ma non cedo e vado avanti, proseguo dritta per la mia strada, tanto più che sono indirizzata dai passanti del tapis-roulant anch'esso bloccato ma se non altro fonte di argine destro e sinistro. In fondo, finalmente, la luce.

Il trenino della metro B è fermo e mostra il meglio della sua arte graffitoria: colori accesi, parolone comprensibili solo in un gergo strettamente metropolitano ed altre frasi ben leggibili invece anche grazie alla sosta prolungata sul binario: "illegali / anormali / spacco tutto / nessuno ci può fermare". Scrivo le parole su un pezzo di carta perché mi riportano ad un'altra frase anch'essa segnata su un altro foglio di carta volante: "La società mi insegna solo ad odiare / Mi esprimo illegalmente e cerco di amare". Stesso treno della metro e chissà, forse stesso autore. Espressioni di disagio giovanile: si potrebbero liquidare così. Eppure mi pare che parlino anche a noi adulti. C'è un'illegalità che diventa norma nei palazzi del potere e c'è un'illegalità rivendicata come reazione ad una società malsana. Da una parte gli adulti incensurati, dall'altra i giovani sempre censurati fino a diventare inesistenti se non sulle lamiere di un vagone del treno.

2 commenti:

ivyphoenix ha detto...

ormai onesto, nei palazzi del potere, è diventato sinonimo di fesso.
ribellarsi coi graffiti è già qualcosa direi...

Diemmezeta ha detto...

Comunque, cara Lucia, é preferibile lo stile graffitaro alla dislessia morale, prima ancora che verbale, di "Quello" che autocraticamente comanda, invece di governare. Lo scenario da guerre stellari, che hai dipinto, un po' mi spaventa; ma riflettendoci bene contiene germi di progresso. Invece non ho retto proprio all'ondata di disgusto che mi ha assalito quando ho sentito riferire dei famosi panini con la mortadella offerti dalla 'ggente a Eluana... Allora ho capito che la sonnolenta ragione del nostro Paese (un' intera Nazione in stato vegetativo permanente) sta generando mostri.