mercoledì 8 aprile 2009

Scossi

Siamo tutti ancora scossi dalle scosse del "terroremoto", come lo chiama la coinquilina francese. E scossi anche da tutto quello che il terremoto sta provocando: sciacallaggi mediatici a tutte le ore e sciami politici che, del tutto privi di senso della realtà e rispetto per il dramma vissuto in queste ore dalle popolazioni dell'Abruzzo, siedono comodamente nei vari salotti televisivi del giorno dopo difendendo con arroganza posizioni indifendibili senza mai assumersi uno straccio di responsabilità per errori compiuti in passato (la storia dell'ospedale dell'Aquila raccontata ieri sera a 'Ballarò' è allucinante: dopo 30 anni di lavori e recente inaugurazione, sale operatorie non a norma e 90% degli spazi inagibile).

Ormai lo sappiamo che siamo un Paese zelante nel far fronte all'emergenza, possibile che non si riesca ad essere altrettanto zelanti nel prevederla o almeno nel limitarne i danni? Chi in questo caso aveva tentato di farlo è stato messo a tacere (vedi il 'caso Giuliani') o invitato a stare tranquillo (vedi i ragazzi della Casa dello studente). Se neanche una catastrofe naturale riesce a convertire la nostra classe politica, se si nega l'evidenza di abusi edilizi che continuano a consumarsi in nome del risparmio economico e di interessi malavitosi*, mi viene davvero da urlare che siamo un Paese destinato all'autodistruzione. Ma tra qualche giorno è Pasqua, e la Pasqua è apertura alla speranza di una nuova vita che sfida qualunque logica di morte. Ci salveremo anche questa volta nonostante mafie, corruzioni e governanti, che poi in fondo è tutt'uno. Se potessimo almeno evitare il Ponte di Messina, forse quest'ultima tragedia non sarà stata inutile.

*da Wikipedia, voce ABUSIVISMO EDILIZIO
Collusioni fra le mafie ed il potere politico locale, legami omertosi e di favoreggiamento nell'omissione dei previsti atti di controllo, infiltrazioni criminali nella catena economica legata al mattone (dalla fabbricazione e distribuzione dei materiali alla realizzazione esecutiva, spesso soggetta a condizionamenti illeciti), porterebbero non solo all'omesso controllo ed alla omessa repressione degli illeciti, ma addirittura all'interesse perverso a che questi illeciti siano realizzati, poiché l'incremento di abusi cagionerebbe incremento di potere e di lucri da parte dei criminali.

5 commenti:

Diemmezeta ha detto...

Un prezzo molto alto per evitare il ponte di Messina, ammesso che si eviterà! Perché ormai sappiamo che, passata l'emergenza, ci si dimenticherà di tutto e di tutti...
Speriamo solo che non duri tanto a lungo questo strazio di notti insonni con il letto che balla.

lucicosmo ha detto...

uiuiuiui! tu dove vivi precisamente?

Diemmezeta ha detto...

Ciao,
vivo a Pescara e penso che, passata l'emergenza, oltre all'oblio, tornerà a "girare la moneta". Non importa se intorno alle grandi opere o alla ricostruzione... basta che tutto sia subordinato al profitto. Si parla di numeri: tot morti, tot feriti, tot dispersi. Ma per me una sola vita umana vale come tutta l'Umanità. Il problema é un altro: se in Italia non facciamo un salto culturale e morale (hai ragione tu) siamo destinati all'autodistruzione. Sono addolorata, comunque grazie per il riferimento alla speranza pasquale.
Daniela

Arlon ha detto...

già siamo destinati all'autodistruzione e secondo me è simbolico che in molti casi i genitori siano sopravvissuti ai figli. Destino beffardo, immagine dolorosa di uno stato goloso che guarda sempre e solo alla contingenza opportunistica del presente e non sa (e forse non vuole) progettare.

Diemmezeta ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=AZ8mrzSKzQs

L'unica certezza...
D.