venerdì 19 febbraio 2010

Una marziana a Roma

Renata con te, foto CosmeticoE meno male che finalmente sei arrivata tu, Emma.
E’ un mese che incontro solo Renata per la strada che dice ‘Con te’, sorride ‘Con te’, le mani in tasca ‘Con te’. Scusa Renata, ma perché io dovrei accettare così su due piedi la tua compagnia? Peraltro proposta con un’insistenza tale da stordirmi: sugli autobus, sui taxi, agli incroci stradali. Sempre ‘Con te’ che poi sarebbe con me, e io e te non abbiamo molto da spartire, Renata, te lo dico così apertamente visto che qualcuno te l’ha già scritto sinteticamente qui sotto casa: tu dici ‘Con te’ e un anonimo aggiunge: “Co’chi?”.
Ecco, appunto, il concetto è quello.
E poi te lo devo confessare, Renata: i capelli lisci così piallati con la piastra mi sembrano sempre artificiali, o non mi dire
che sono naturali? Perché in tal caso forse potrei anche accettare di fare due chiacchiere ‘Con te’. O una passeggiata alla villa Doria Pamphili ‘Con te’. Ma allora, se diventiamo amiche, vieni anche a pagare l’affitto ‘Con me’, perché se non ci sei tu che mi dài una mano io da sola non ce la faccio a sborsare 1300 euro al mese per vivere nel centro di Roma.

Emma mi fido ti te, foto CosmeticoChiaro che la stessa cosa la chiederò a Emma, che però già mi conquista con il nome: si chiama Emma come madame Bovary, ha visto il mondo e mi dice semplicemente ‘Ti puoi fidare’. E’ una possibilità, non un obbligo. E poi l’hai vista la Emma versione manifesti elettorali? E’ un miracolo della grafica postmoderna, sembra quasi Maria Giovanna Elmi ai vecchi tempi, rughe lievi, non un’incrinatura della fronte, tutto sereno e aperto in un sorriso che addolcisce: ‘Ti puoi fidare’.
E io cammino per la strada e mi fido di te, e affiorano i versi di Jovanotti, ‘Mi fido di te, cosa sei disposto a perdere?’, che poi erano quelli scelti due anni fa come inno dal PD  di Veltroni che reinterpretava profeticamente ‘Mi fido di te, sei disposto a perdere?’, e forse non ci capisco più niente, la vista si annebbia, finché mi si profila davanti il faccione di Bersani con un fumetto che gli esce dalla bocca.
Dice: “Un’altra Italia”. Quale?
Qualcuno suggerisce sotto: “Polverini ti polverizzerà”. Ma io non ci credo e voto Emma. Da credente inorridita per le esternazioni isteriche della Chiesa delle gerarchie. Em-ma se…No. Non ci voglio pensare.
E canto: O Emma, Emma Emma (due volte), sai perché, me batte el corazon?
Ho visto la Bonino, ho visto la Bonino, e Emmà, innamorata son.

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