sabato 15 maggio 2010

Tu ricca io povero

Tu sei lì che stai per comprare un po' di frutta e verdura
e lui arriva alle spalle e parte con l'implacabile ritornello: 
"Tu licca io povelo - tu licca io povelo - tu licca io povelo",
e tu alla decima volta che te lo senti ripetere pensi santo cielo hai ragione, perché anche se in realtà
ci stiamo tutti molto impoverendo per i motivi più vari,
siamo pur sempre ancora ricchi rispetto a chi non ha un tetto
sulla testa e deve girare per mercati e ristoranti cinesi a vendere
rose o aglio. 

Ecco, lui vende aglio, e con la storia del "tu licca io povelo",
qui in casa abbiamo accumulato aglio da condirci bruschette
per più di un mese. 
Ma quando sul fronte "tu licca io povelo" non si muove niente,
allora arriva il secondo ritornello:
"tu bellissima - tu bellissima - tu bellissima", 
e a quel punto, con un assaggio di porchetta nella mano sinistra
e il portafogli nella destra, si sgancia l'euro di ordinanza,
perché poi la donna quando la si prende sul fronte vanità,
ci cade sempre,
e pazienza per l'alito.

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