sabato 17 luglio 2010

State freschi (se potete)

Nella moderna e tecnologica civiltà post-industriale il benessere si misura a colpi di climatizzatore. Più sei ricco più devi stare fresco. A volte il ricco dovrebbe anche stare al fresco perché la sua ricchezza non sempre proviene da lecite fonti di guadagno, ma nel nostro Paese si inseriscono le 'conoscenze' e quindi il ricco si accontenta di essere refrigerato da opportuni climatizzatori elargendo beneficamente al povero una cella (non frigorifera) dove trascorrere i l resto dei suoi giorni.


Il ricco della prima classe dei treni Eurostar, concepiti per collegare luoghi lontani in tempi brevissimi a cifre altissime ('alta velocità' vuol dire apri il portafoglio velocemente e non pensarci), si congela beato mentre legge un quotidiano o un prosecco che gli è stato gentilmente offerto appena è salito, ovvero nelle prime fasi di ibernazione. Egli rimane in giacca e cravatta, immutabile nel passaggio tra fuori e dentro. Il sangue gli scorre già freddo nelle vene, ecco perché quando il bocchettone dell'aria spara refoli gelati, il ricco rimane imperturbabile sulla sua poltrona, nascosto dietro allo schermo di un computer o della prima pagina del Sole24Ore, l'unico sole in grado di abbronzarlo fin nel profondo ma non di scaldarlo. Perché il caldo è da poveri ed è bene che i ruoli rimangano distinti.
 
Da questi ricchi tu dovresti andare, caro il mio venditore di aglio che oggi al mercato mi hai addirittura stretto il braccio mormorando l'usuale frase ricattatoria "tu ricca-io povero-tu ricca-io povero". Ma è chiaro che non puoi spendere 93 euro per farti un viaggio Roma-Torino e smerciare lì, sulle carrozze, le tue infinite capocchie del condimento più saporito della cucina mediterranea. E questo è davvero un gran peccato. Ci dovrebbero pensare i vertici delle Ferrovie dello stato che hanno potenziato in questi ultimi mesi il 'Servizio di pulizie', affidandolo a uomini che non vestono più di giallo ma di arancione ed hanno magliette che parlano italiano e non più inglese (le Ferrovie dello stato leggono evidentemente lecosmeticomiche).

Perché non prevedere anche un servizio di offerta di aglio ad alta velocità? Riservato esclusivamente ai passeggeri della prima classe assieme al prosecco, i succhi di frutta e gli snack dolci e salati, come ripete una voce ad ogni cambio di stazione. Questo sarebbe il vero segno distintivo del ricco viaggiatore: un alito splendente capace di competere anche con i turbini di aria condizionata. L'unica preoccupazione è che l'aglio-foro (il portatore di aglio) forse non sopravviverebbe al brutale cambio di temperatura e schiatterebbe dopo pochi minuti. Ma qual è il problema? A quel punto interverrebbero i moderni uomini del 'Servizio di pulizia', appositamente aumentati di numero, e tutto ritornerebbe come prima. State freschi (se potete).

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