lunedì 25 ottobre 2010

Le train en rose

Donna!
Fermati!
La finisci di correre anche tu come tutti?
Sei o non sei il gentil sesso?
Sei o non sei una creatura che ogni mese viene visitata dal ciclo e quindi sperimenta momenti di debolezza che richiedono il rispetto del proprio corpo?
E allora fermati.
Donna, questo è il tuo mese. Tu lo sai.


No, non ‘quel’ mese.
E’ il mese in cui puoi viaggiare liberamente sui treni di tutta Italia, perché le Ferrovie dello Stato ti mettono a disposizione un treno chiamato ‘Frecciarosa’. Un treno tutto per te, dove potrai incontrare le tue amiche per prenderti un tè, leggere il giornale, chiacchierare del tempo e magari farti anche la piega ai capelli mentre ti mettono lo smalto sulle unghie.
Beh no, donna, ancora non siamo arrivati a questo. Ma chissà, dài tempo al tempo, tu che in fondo sei nata per attendere.


La ‘Frecciarosa’ è in realtà un treno misto, dove potrai anche incontrare degli uomini che fanno da accompagnatori alle donne presenti. Anche tu, donna, non pensare di poter usufruire degli sconti offerti dalle Ferrovie dello Stato se sei sola. Quale orrore, donna! Rimanesti zitella? Nessuno ti portò all’altare, e nemmeno alla fiera ‘Romasposa’, se non altro per prenotare un abito e un servizio fotografico? Nessuno ti impalmò? O donna, quale sventura ti capitò. Perché allora non puoi approfittare della speciale offerta rosa delle Ferrovie dello Stato, che tra l’altro come ferrovie son donne anche loro. La suddetta offerta prevede infatti che tu sia accompagnata: nel fine settimana da una persona (uomo o donna), durante la settimana da un vero e proprio nucleo familiare che ovviamente può anche essersi costituito all’ultimo momento, l’importante è che ci sia un bambino tra i 4 e i 12 anni.

Tocca che ti inventi almeno un compagno provvisorio,
un finto compagno, un vecchio amico, una vecchia zia, se vuoi anche un’amica che voglia andare dove vuoi andare tu, con lo stesso treno, nello stesso giorno e alla stessa ora. E non scordarti il bambino, se vuoi partire tra lunedì e venerdì.
Via, donna, che ce la puoi fare.
Lo sappiamo che hai tante risorse nascoste.


Mettiti in fila alla stazione con un cartello appeso al collo come quello degli autostoppisti degli anni Settanta: “Milano-Genova 13 dicembre 2010”.


Vedrai che qualcuno ti noterà e spontaneamente si offrirà di fare il viaggio con te.
Ma affrettati!
L’offerta scade il 31 ottobre!
Inizia oggi ad appostarti nella zona della biglietteria per cercare compagni di viaggio che ti adottino per qualche ora, il tempo di arrivare dove desideri, e di sentirti di nuovo, una volta scesa, libera e sola.
Ferrovie dello Stato.


Campagna contro l’inzitellimento delle donne italiche.


Aut.min.conc.ztl.org.

3 commenti:

utente anonimo ha detto...

Lucia! Hai esplicitato a parole l'indignazione che ho provato anch'io quando mi sono peritata di accorrere sul sito delle Ferrovie dello Stato per leggere l'offerta. Già mi vedevo fuggire per un weekend a Roma con la scusa di una mostra con la splendida compagnia di un libro e di un fornito Ipod. E invece, niet!

utente anonimo ha detto...

Io ci ho trovato della poesia. Questa promozione ha evocato in me un mondo lontano e affascinante: http://donneinritardo.blogspot.com/2010/10/mille-splendidi-treni.html
E qui trovi anche il sequel: http://donneinritardo.blogspot.com/2010/10/signore-si-parte.html
Non dobbiamo stare sempre a lamentarci, che poi ci danno delle acide confermando la teoria che una donna da sola va a male :)

Benedetta

utente anonimo ha detto...

Ma sì che forse c'hai ragione anche tu! Leggerò quanto prima i tuoi post sul tema, alò alò.