venerdì 16 settembre 2011

Tanto

Tanto tanto tanto tanto tanto.
Lo sai che sei piaciuto tanto, Lorenzo Jovanotti,
ai giovani studenti internazionali che qualche giorno fa avevano
bocciato Calvino come troppo banale?

Tanto tanto tanto tanto tanto.
E la classe si anima,
entra l'adrenalina che tutti gli animi avvicina,
e se ne va l'antologia, che solo a pronunciarla
tutti gli entusiasmi porta via.

Appena avevano capito che oggi avremmo ascoltato
qualcosa, i giovani imberbi hanno dato sfoggio del meglio
del patrimonio canoro italico all'estero:
dall'italiano di Toto Cutugno all'amore dei Ricchi e Poveri,
(sapevano tutte le parole di 'Sarà perché ti amo':
un colpo al cuore), fino a Umberto Tozzi e la sua eterna
'Ti amo'. Ah, l'amore. Ahi, l'amore.

Dunque siete pronti?
Si aspettavano una cosa tipo 'Va' pensiero' e arriva
il ritmo incalzante di Jovanotti.
Cosa ti piace?
Viaggiare.
Tra il dire e il fare?
Il mare.
E la chitarra?
Suona!
E ovviamente i ragazzini partono ad evocare il chitarrista
pazzo che si nasconde in ognuno di loro, mentre le ragazze
pensano ad una coreografia.


Esercizio da fare? Perché se non c’è l’esercizio non è scuola,
dicono, e l’esercizio fa sempre calare un poco la gioia,
anche dell’insegnante: segnare le domande, che poi le usiamo
in classe. Pronti? Via!
Chi ne segna 5, chi 10, chi 12.
Ma c’è la ricompensa nel testo fotocopiato, e per l’ottava volta
si ascolta tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto.
E uno domanda, l’altro risponde.
Davanti a tutti.
Prima due ragazzi, poi il gruppo delle ragazze.


Mi sembra tanto Grease,
e mi piace tanto tanto tanto tanto tanto tanto.

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