mercoledì 12 ottobre 2011


Viva McDonald's (alla faccia del mangiar sano)

Io ti ho sempre voluto bene McDonald's.
Ma tu oggi mi sorprendi, mi delizi, mi riempi di una gioia quasi soprannaturale.
Inorridite pure vegetariani, ecologisti, fanatici del chilometro zero.
McDonald's mi consente di connettermi a voi, mondo,
senza pagare un euro.
Come la chiamate voi, questa?
Democrazia del consumo?
Coazione a consumare per forza un Big-Mac
con la scusa che Internet è gratis?

Strabilio, strabuzzo, grido alla civiltà e all'evoluzione.
Come? Proprio io che invoco l'età della pietra ad ogni piè sospinto?
Ebbene sì.
Dopo giorni e giorni di ricerca forsennata,
dopo essere approdata in un Internet Point che mi ha sottratto
5 euro per 2 ore di connessione,
eccomi giunta nel deserto di un McDonald's affacciato sulla strada,
con buona musica di sottofondo e zero clienti vista l'ora. 
Certo, l'odore lo riconosceresti anche al centro della foresta amazzonica:
è quell'olezzo di fritto, plastica e pacchetti preconfezionati che ti accoglie
alla Stazione Termini di Roma. E' l'odore degli aeroporti,
degli autogrill, di tutti i non-luoghi che si spacciano per luoghi accoglienti ma non riescono nel loro intento perché ciò che è 'di massa' difficilmente potrà eguagliare il salotto di casa.

Eppure, caro McDonald's, nel pomeriggio sei davvero un'incredibile sorpresa. Fuori, il crepuscolo che tra poco colorerà di rosa le montagne della 'capitale delle Alpi' (oui, je suis encore ici à Grenoble: sans travail!), gente che attraversa la strada, macchine, piedoni, ciclisti, un'età media assai giovane,
l'impressione che in fondo si possa vivere bene nonostante la crisi, nonostante i tanti nonostante di cui son costellate le nostre vite.


Ed ora voilà, musica francese di sottofondo, e il McDonald's
potrebbe trasformarsi tra poco in un café-chantant, senti il pianoforte,
ed un lontano odore di baguette, e via che la metamorfosi sta per compiersi.
Il Big Mac che diventa una baguette è il nuovo plot
della fiaba post-moderna 'Baguetterentola':
una giovane disoccupata cerca di vivere a costo zero
nel regno della negazione del chilometro zero, e ci riesce:
giù alla cassa, intanto, tutti i Big Mac si trasformano
in Big Baguettes per ricordare la trasformazione della zucca
in carrozza della fiaba originale.
E mangiarono tutti felici e contenti,
danzando chansons francesi nel salotto al primo piano
del McDonald's di Grenoble, cours Jean Jaures il numero
non lo so ma poi controllo.

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