venerdì 24 febbraio 2012

Il gioco dello scaricabarile


Erano diventati tutti molto esperti nel gioco dello scaricabarile, che consisteva nel rispondere sistematicamente ad ogni domanda lecita: "Non so, chieda al collega". Oppure: "Non è di mia competenza", con l'aggiunta di: "Eh, e io che ci posso fare?".

Quando si arrivava negli uffici e nei luoghi deputati alla relazione con il pubblico, v'era sempre la diffusa sensazione di essere ospiti sgraditi in quanto gli impiegati dovevano impiegarsi in altre attività, tra cui la più quotata era la chiacchiera con gli altri colleghi, la telefonata a casa con il cellulare e, verso l'ora dello spuntino, la degustazione di un caffè o, per essere in linea con i tempi salutisti, di un frutto.
Una volta era anche capitato che un'impiegata rispondesse così ad una signora che chiedeva informazioni: "Aspetti dieci minuti che finisco la mela". Dieci minuti dopo la signora era tornata ma la mela era ancora lì.

Con l'avvento dell'informatica, questa naturale tendenza al farsi ciascuno gli affari propri evitando grane di ogni genere, si era acuita con l'alibi del "Guardi sul sito". L'impiegata non sapeva rispondere alla domanda? "Guardi sul sito". La persona in cerca di informazioni non era provvista di computer al momento ma aveva usato piedi e mezzi pubblici per raggiungere il posto dove ottenere qualche notizia di prima mano? "Guardi sul sito".

E tutti tornavano a casa a guardare sul sito, con l'aria mogia e le gambe stanche, mentre negli uffici impazzava il gioco dello scaricabarile. Ovviamente scaricabile su internet.

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