martedì 30 settembre 2014

Ripartenze e riarrivi

E poi capita che riparti così, da un giorno all'altro.
E stavolta la situazione è capovolta: giù la pioggia, su il sole, 

tanto per dire che non ci si può mai riposare su certezze definitive.
Il tassista romano colto da improvviso diluvio inveisce: "Ma proprio oggi doveva partì?".  
E la valigia che ha fatto l'Africa e pure la Russia, si ritrova catapultata con violenza nel portabagagli. 

Scusi, sor tassista, ma è possibile che lei mi debba riproporre la stessa identica situazione vissuta alla partenza dal Nordest? Lì è il padre che inveisce e ma dico io proprio oggi dovevi partire, con questo tempo orribile? E oggi è lei che mi fa la figura paterna, come se già non bastassero gli scompensi che uno si accumula dentro con le figure paterne.

Però il tassista c'ha la tosse e pure il mal di gola, e insomma la pioggia proprio non ci voleva, ha sentito del fulmine che ha colpito gli alberi a piazzale Flaminio? Porelli...Via, tassista, si consoli, d'altronde lo sa che al Nord piove sempre? Che tutti hanno la tosse? Che c'è sempre tanto freddo e che quest'estate manco l'abbiamo vista?

Puntuale giunge la smentita. Dalla Toscana in su, e ancor meglio dall'Emilia Romagna in avanti, Veneto e Friuli Venezia Giulia compreso, cielo nitido e terso che non me lo ricordavo da tempo. Pioppi magrissimi in multipli filari. Lo spettacolo del Tagliamento coi pescatori sulla riva. 
E si offuscano i discorsi da Eurostar (il vicino al telefono con signora che deve fare il giuramento al CSM più un problema irrisolto di grondaie intasate, e la signorina davanti che urla dati sul profumo 'French Kiss' che non si può vendere in non so quale boutique fiorentina), per far spazio alle nuove visioni regionali, e agli operai Mestre-Cervignano che loro sì che sanno come farli valere i loro diritti di lavoratori. E se poi c'è anche una buona mensa con un'amatriciana come si deve, meglio ancora.

E torni in famiglia.
La famiglia è quella cosa strana che s'odia e s'ama. 

Perché è umana. E come tutte le cose umane, è intessuta dei sentimenti più forti.
Noi si vorrebbe sempre il mondo in bianco-bianco o nero-nero, e invece i colori s'hanno da mescolare, e più entri in questa mescolanza senza pretendere che tutto brilli a puntino, più senti che dentro monta una specie di pace. Monta come la panna montata. Dolce, slurp in un baleno e poi via, la vita riprende a correre veloce.

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