venerdì 31 ottobre 2014

Sale in zucca

Mamma, mi ritrovo una zucca fuori dalla porta. 
Una zucca illuminata con tanto di candela.
E da più di qualche giorno tante zucchette illuminate fin dalle 10 di mattina
fuori dalla porta di un vicino. E un festone di scheletrini bianchi
che rallegrano i sentimenti di questa ultima ottobrata romana.
Chi lo sapeva che il mio condominio qui a Roma la prendeva
così sul serio la festa di Halloween? La coinquilina francese dice
che da loro era di moda qualche anno fa ma ora la moda è finita.
I cugini d'Oltralpe ci precedono sempre.

Avviso da ieri sull'ascensore in stile simpatico, con disegni di pipistrelli
e fantasmini: "Domani i bambini gireranno per le case, lasciategli qualcosa se vi va".
Altro che bambini del Burkina Faso,
talmente esili ed affamati da non avere voce per chiedere nulla
se non bottiglie di plastica vuote o penne biro.
Uno dei tanti paradossi del nostro mondo che per metà muore di fame
e per l'altra metà di obesità. Parentesi: ora anche il Burkina Faso 
si infiamma, e altro che dolcetto o scherzetto.

Comunque, siccome è facile indignarsi davanti allo schermo di un computer,
lasciare per favore fuori dalla porta qualche dolcetto per i bambini che gireranno armati di zucca. 
Bimbi, ma avete controllato di avere ancora sale in zucca?
Quello è importante salvaguardarlo, davvero.
Non lasciatevi rubare il sale dalla zucca, direbbe forse Papa Francesco nel suo stile.

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