giovedì 12 febbraio 2015

Ex abrupto

Premio sorpresa metropolitana inverno 2015.
Attorno, silenzio.
Poi, all'improvviso, voce di uno che grida nel deserto
accanto a te:
"Alle nostre spalle troveremo una delle piazze più belle del mondo: piazza Navona.
(pausa). E' vero signora?"

E come dare torto a questo profeta di strada che se n'è stato 
zittissimo fino a quel momento? Aria sospesa tra il vecchio esploratore e il barbone
(che in fondo forse son la stessa cosa), soltanto una borsa sdrucita
stracolma poggiata per terra, accanto ai sedili posteriori
dell'usuale 30Express carico di varia umanità. 

Voce stentorea da guida esperta, prosegue ispirato: 
"Io ho girato il mondo, non ho fatto nessuna scuola, sono autodidatta".
Si china per prendere la borsa, e via, scende alla fermata poco dopo il Senato,
appunto alle spalle di piazza Navona.

E sono gioie di incontri e folgorazioni che possono cambiare una giornata.
Perché non puoi che esser grata a chi ti ricorda che vivi nella grande bellezza,
e te lo ricorda mentre viaggi, soprattutto con la testa, e hai bisogno di chi
ti riporti con i piedi per terra.

Premio quasi a pari merito per il cantante latinoamericano sulla metroA,
che prima di intonare alla chitarra una memorabile "Yo soy un hombre sincero",
ha fatto il suo ingresso come fosse sul palco di un teatro:
"Buonasera a tutti, scusate il ritardo". 
Applausi del pubblico a scena aperta.

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