lunedì 9 febbraio 2015

Natura non facit saltus

Natura non facit saltus,
dice l'anziano passeggero del bus 30Express.
E prima di dirlo, oplà, con un salto si è sopraelevato
sul gradino accanto al mio posto da passeggera seduta.
L'anziano in piedi? 
Non sia mai.
Prego, signore, si vuole sedere?
No, stia pure comoda, 

io ogni giorno vado in palestra 
e faccio gli esercizi di posturale, 
anche lei li dovrebbe fare perché, come dicevano i latini, 
mens sana in corpore sano
Faccio anche le 'Parole crociate' e leggo i poeti, Ungaretti in particolare per le parole scolpite. Anch'io in fondo son poeta. Anzi, sa che le dico? Natura non facit saltus.
Mica come noi la natura, che facciamo salti di gioia, saltimbocca alla romana
e pure salti logici da un pensiero all'altro. 

Sì però il vecchio poeta che dondola in posizione sopraelevata
chiede pietà. 
Signore, la prego, si sieda.
Egli accetta. 
Il vecchio che si decanta è sempre un bell'esemplare di umanità 
che non si lascia andare allo sfacelo del tempo.
Chissà poi perché tutta questa lotta contro il tempo.
Metti 'Boyhood', il pluripremiato esperimento cinematografico 
di Richard Linklater. E' il film del tempo,
ritratto nel suo impietoso scorrere sui volti e le vite
dei protagonisti. Che maturano e invecchiano, e però mantengono
dentro tutto il loro mondo interiore che nessuna ruga
potrà scalfire. Esci che dici: bene, ci può passare sulla testa
un paracarro, ma in fin dei conti se ne esce vivi.

Signora, prego, si vuole sedere?
E' quando lo chiedono anche a te
che senti che qualcosa, dentro, 
inizia a scricchiolare.


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