lunedì 27 giugno 2022

Incontri salva-vita

Ci sono incontri salva-vita. E spesso questi incontri capitano la domenica, il giorno della festa e della sospensione delle umane attività, quando corpo, mente e spirito riescono a fare spazio ad altro che non siano i propri pensieri affannosi.

Ieri mi ha salvato Giordano, il volto buono della follia. Prima di Basaglia qui a Trieste bastava essere un bambino un po’ “fuori di testa” e venivi subito portato al manicomio. Giordano aveva 7-8 anni quando dal Burlo si ritrovò a San Giovanni. Ora ti racconta tutto con estrema lucidità e le braccia che tremano. Ma non un filo di rabbia o di risentimento per tutto ciò che ha dovuto subire: una ventina di elettrochoc, con scariche che addirittura gli facevano uscire fumo dalle orecchie. Robe da lasciarci la pelle, infatti un paio di ragazzi dopo un elettrochoc del genere sono morti.

Sono loro i veri maestri. Gli amici di quel “Maestro buono” che ha conquistato tanti di noi proprio per quella capacità di camminare accanto ai più deboli ed emarginati. E come il suo volto d’amore ci ha salvato, continuano a salvarci i volti dei tanti diseredati della terra. Sono loro la Buona notizia. Che ti arriva dolce proprio come le parole di Giordano.

Ma il bello deve ancora venire. In questo momento di terra infuocata e caldo asfissiante, solo da uno come lui poteva arrivarti un consiglio di cucina che ti rimette in vita. “Vado a casa e mangio la peperonata, l’ho fatta io!”. Segue ricetta: cipolle rosse di Tropea con aglio da far soffriggere, basilico, peperoni multicolori, melanzane, pomodorini, tutto in pentola a pressione. “Ma non aprire subito, sennò scoppia!”. E poi i racconti dell’Accademia della follia, cioè il teatro che anche lui salva-vite di continuo perché ti porta fuori da te.

E la casa, in una rovente domenica di giugno, si riempie di un odore intenso d’estate. Grazie, Giordano, la tua fede mi ha salvata.

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